19 gennaio 2011

La Posta Prioritaria

Siamo - credo - l'unico paese al mondo che ha la posta "prioritaria rispetto al nulla". Mi spiego: un tempo c'era la posta ordinaria; se uno voleva fare veloce faceva un Espresso. Semplice no? Lo dice anche il nome. Si capisce, che fa prima.
Poi si sono inventati la Posta Prioritaria, che dietro corresponsione di pochi spiccioli extra ci garantiva che venisse inoltrata prima di quella ordinaria. E già qui ci sarebbe da questionare sul fatto che questo piccolo incentivo pecuniario potesse essere di fatto equiparato alla mazzetta, a un'organizzata forma di corruzione a listino che faceva sì che la mia lettera, col bollino blu, partisse prima della tua lettera da pezzenti, senza bollino.
Ironia della sorte, dopo qualche anno la posta ordinaria, chissà ad opera di quale incomprensibile impeto di giustizia e uguaglianza dei popoli, è svanita. L'unica rimasta, la Prioritaria, continua a chiamarsi così ma è di fatto la più lenta di tutte e quindi è prioritaria ma rispetto a niente. Evvabbè, siamo in Italia, mi si dice.
Quello che mi fa sorridere però è che, priorità o meno, le nostre lettere viaggiano e hanno viaggiato in un caos totale e disorganizzato per decenni, sempre in balia del rischio di andare smarrite. Perché per non smarrirla, la posta, occorre prestare attenzione e fare tutto esattamente come deve essere fatto. Com'è che ci si assicura che le Poste eseguano tutto come da manuale? Semplice: con la Raccomandata.
Notate il lato comico?
In Italia, se non sei raccomandato, puoi avere tutta l'urgenza che vuoi. Non arriverai da nessuna parte.

14 gennaio 2011

Il calendario della topa

Sì, ce l'ho ancora con Oliviero Toscani.
"A questo giro cosa ci sarà da lamentarsi?", direte voi.
No, nulla.
E' che appena qualche mese fa il nostro caro Oliviero pontificava - interpellato dai giornalisti - riguardo all'utilizzo di un culo (sì, un culo, e un bel culo, per giunta) per i manifesti della campagna pubblicitaria dell'APT Massa-Carrara. Diceva, Oliviero, che usare immagini di nudo in pubblicità è una cosa antiquata e mediocre e che lui, paladino del buon gusto ma anche genio dell'advertising, avrebbe fatto senz'altro meglio.
Poi, dopo averci deliziati con la campagna di Almo Nature dove ha preso uomini e donne nudi e ha messo loro in faccia maschere da animali (bella bella, eh?) finalmente partorisce il nuovo favoloso e inaspettato colpo di genio:

Il calendario della topa.

Oh yeah. L'amico mammifero ha realizzato il calendario 2011 per il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale. Le foto sono, beh, tanto ormai la fascia protetta non esiste più: sono immagini di passere in primo piano.
Fine.
Sì, sì, tutto lì.
Geniale no?
E' qui che si vede il vero provocatore, l'audace, l'innovatore.

Bravo.
Anzi, bravone.

Però, come direbbero a Livorno, mattilevidiùlo!

Oliviero peggiora di giorno in giorno...

Vi ricordate la farsa di Nuovo Paesaggio Italiano?

Bene.

L'aggiornamento è che di fatto ancora non hanno prodotto un tubo, a parte quella striscia malamente incollaticcia di fotografie nel piazzale di Petra.

Tra l'altro mi piacerebbe sapere come ha superato i temporali della settimana scorsa (nota: era il 12 Agosto 2010).

Ma Qualcosa si muove. Cosa? Quasi nulla... E' che per semplificare il processo di upload hanno allestito una pagina apposita dove riportano finalmente la licenza, che ora... è lievemente cambiata e per di più è contraddittoria!


La pagina è questa:

www.nuovopaesaggioitaliano.it/register


e potete leggere testualmente che con l'invio uno accetta "il trasferimento, in via non esclusiva, gratuita e per tutta la durata della loro efficacia e validità, di tutti i diritti di utilizzo delle fotografie, mediante qualsiasi mezzo di comunicazione, di conservazione e archiviazione, a qualunque scopo, economico e non, tra i quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il diritto di pubblicazione, di riproduzione, di modificazione, di trasformazione, di distribuzione, di messa in commercio, di messa a disposizione del pubblico, di catalogazione in data-base anche accessibili al pubblico, di cessione in tutto o in parte a terzi.Dopo l'invio tutto il materiale fotografico entrerà nell'esclusiva e integrale disponibilità di di Oliviero Toscani Studio."

Qualcuno me la spiega?

Il trasferimento dei diritti è in via non esclusiva ma con l'invio tutto il materiale diventa di proprietà esclusiva di Toscani.

Ma insomma, di chi sarebbero queste foto?

Riescono a peggiorare di volta in volta...

La farsa di Nuovo Paesaggio Italiano

Questa simpaticissima iniziativa di Oliviero Toscani sta diventando grottesca.
Se andate a vedere la pagina dedicata al progetto qui su Facebook vi imbatterete in commenti imbarazzanti.
ad esempio, quello di Antonio Menconi, che dice:

"Ho inviato una foto (da anni colleziono gli orridi del paesaggio italico) ma ho ricevuto una liberatoria che è un capestro."

o quello di Rosalba Zucco, che risponde:

"Io ho negato il consenso, quando l'ho letta.
Mi sembrava che fosse il minimo, a fronte dell'assoluta cessione dei diritti, chiedere che almeno venisse garantito il nome dell'autore, ma non ho ricevuto neppure risposta."

la liberatoria, volete leggerla? eccola:

[...] dichiara di accettare le seguenti condizioni


- l’assenza di diritti di terzi sulle fotografie inviate;
- la legittimità dell’acquisizione delle fotografie e l’assenza di violazioni di qualunque diritto di terzi;
- l’assenza di precedenti pubblicazioni delle medesime;
- il trasferimento, in via esclusiva, gratuita e per tutta la durata della loro efficacia e validità, di tutti i diritti di utilizzo delle fotografie, mediante qualsiasi mezzo di comunicazione, di conservazione e archiviazione, a qualunque scopo, economico e non, tra i quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, il diritto di pubblicazione, di riproduzione, di modificazione, di trasformazione, di distribuzione, di messa in commercio, di messa a disposizione del pubblico, di catalogazione in data-base anche accessibili al pubblico, di cessione in tutto o in parte a terzi.


Dopo l’invio tutto il materiale fotografico entrerà nell’esclusiva e integrale disponibilità di oliviero toscani studio.

Non so, a questo punto, quanto sia il caso di pubblicizzare una cosa del genere.
Ma soprattutto, io ho scritto loro per avere maggiori informazioni e non mi hanno mai risposto.

E infine, caro Oliviero, ci spiegheresti per cortesia a cosa diavolo ti serve avere i diritti esclusivi sulle foto con cui ti aiutiamo a farti bello col mondo?

Uno deve regalare le foto e fidarsi.
Ma lo sapete voi cos'ha detto Toscani in un'intervista? Ve lo dico io:

A me capita spesso di fare utilizzare le mie opere agli altri, ma chiedo sempre: "Fatemi vedere come le utilizzate"
(la fonte è questa: http://www.scarichiamoli.org/main.php?page=interviste%2Ftoscani )

Come sarebbe? per LUI vale e per NOI no?

Mi dovrei fidare di uno che ha criticato pubblicamente l'uso del nudo nella campagna pubblicitaria dell'APT Massa-Carrara (fonte: http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2010/06/19/news/poveretti-non-hanno-buon-gusto-2102806) dicendo "Cos'ho fatto di male per commentare questa mediocrità, l'opera di questi poveretti..." e un minuto dopo realizza la campagna per Almo Nature fotografando uomini e donne nudi con delle maschere da cani e gatti.
Quello sì che è gusto.